Sabato 14 maggio alle ore 17:00, presso il Museo Baracca, verrà inaugurata la mostra documentaria “Ex Libris – Tra i quaderni e i libri di Francesco Baracca”.
L’esposizione ha come finalità l’approfondimento della formazione culturale dell’aviatore lughese, a partire dal percorso scolastico fino ad arrivare ai libri letti durante gli anni del conflitto. I testi e i quaderni oggetto della mostra ripercorrono la vita di Francesco e mettono inoltre in risalto i rapidi mutamenti che interessarono gli anni tra fine Ottocento e inizio Novecento.
Giovane di buona famiglia, Baracca, a soli 12 anni lasciò Lugo per trasferirsi prima a Fiesole e successivamente a Firenze per la conclusione degli studi classici. Gli anni trascorsi consentirono al giovane Francesco di assaporare per la prima volta la vita sociale culturale di una grande città, con frequenti visite a teatro, nei cafè e nei musei fiorentini. Contro la volontà dei genitori, si iscrisse alla Scuola Militare di Modena, dove divenne allievo dell’Arma di Cavalleria. Proprio le ore di esercitazioni a cavallo funsero da toccasana per Baracca e compagni, sottoposti a dure sessioni di studio e conferenze. Superati brillantemente gli ultimi esami e promosso sottotenente, Francesco raggiunse la Scuola di Applicazione di Cavalleria di Pinerolo per l’ultimo anno di formazione. Una volta raggiunto il I° Squadrone del Piemonte Reale Cavalleria a Roma, poté abbandonarsi finalmente alla tanto agognata “pazza gioia”, senza però dimenticare i propri doveri di servizio consistenti nell’istruzione dei cavalieri scelti. A perfetto agio nei panni di brillante e audace cavaliere nella sfavillante vita mondana capitolina, il giovane ufficiale non dimenticò le letture di alcuni classici ottocenteschi come “Guerra e Pace” e “La confessione di un figlio del secolo”. Emblematica è la presenza del “Galateo morale per ogni classe di cittadini”, una sorta di codice di buone maniere, particolarmente utile per chi che frequentava ricevimenti e salotti. L’inizio del Novecento fu però contrassegnato da innumerevoli invenzioni tecnologiche, che influenzarono le correnti letterarie e di pensiero di quegli anni. Tra le novità principali, ci fu il volo del primo mezzo “più pesante dell’aria”. Il mondo dell’aviazione fa da sfondo al romanzo “Forse che sì forse che no” di Gabriele D’Annunzio, pubblicato nel 1910. Nel settembre dello stesso anno, Baracca assistette per la prima volta ad un volo nelle campagne romane di Centocelle, restandone impressionato e intuendo le enormi potenzialità del mezzo aereo anche in ambito militare. Due anni dopo, si recò in Francia per ottenere il brevetto di pilota aviatore. Lo stretto legame che instaurò Francesco con il Paese transalpino è ben testimoniato dalla presenza di numerosi testi in lingua e venne successivamente rinsaldato da altri due soggiorni in terra francese, l’ultimo dei quali coincise con l’addestramento su un nuovo tipo di biplano, in vista dell’entrata in guerra dell’Italia.
La mostra sarà visitabile dal 14 maggio al 31 luglio nei seguenti orari: 10:00-12:00 e 17:00-19:00.