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La cappella sepolcrale

tomba-Baracca

In adunanza del 4 ottobre 1920, il Consiglio Comunale di Lugo esaminò all’oggetto n. 14 la «… domanda per un’area nel cimitero urbano per costruirvi un mausoleo a Francesco Baracca».

Nel settembre dello stesso anno, Enrico Baracca, aveva presentato un progetto per erigere un monumento funebre al figlio, chiedendo di occupare la relativa area di circa 135 mq., nel campo comune assegnato ai militari e ai bambini.

Il Consiglio Comunale, unanime, approvò la parte architettonica del progetto e l’occupazione dell’area necessaria, offerta, gratuitamente, e libera da qualsiasi vincolo. Il monumento però non sorse mai.

Nel 1923 il padre dell’eroe sottopose al Comune una nuova istanza relativa alla costruzione di una nicchia nella tomba di famiglia, destinata a ospitare il sarcofago di bronzo che, a partire dal 1920, conteneva lo spoglie del figlio.

Il progetto, ideato dall’artista lughese Roberto Sella (1878-1955), fu approvato dalla Commissione Edilizia di Lugo nello stesso anno mentre i lavori di costruzione durarono fino al 1924.
La Cappella Baracca è caratterizzata da uno stile decorativo che si rifà al Liberty e all’Art Decò.

La volta musiva  è contraddistinta dalla figura della Vittoria Alata, recante in mano il cuore fiammeggiante dell’Eroe, su uno sfondo stellato che richiama quello di Galla Placidia a Ravenna.

La nicchia absidale presenta inoltre ornamenti floreali ed è rivestita dal marmo giallo senese. Sull’arco son riportate le località delle 34 vittorie.

Progettato da Alfredo Sollazzo, il maestoso sarcofago è stato ricavato dal bronzo fuso  dei cannoni austriaci catturati in guerra e mostra diversi elementi simbolici legati alla figura di Baracca quali il cavallino rampante, lo stemma personale; e il grifone, l’emblema della 91a Squadriglia di cui Francesco fu il comandante.

Una grande aquila  sormonta il sarcofago e tiene stretta fra gli artigli la bandiera italiana. Rami di quercia e di alloro che simboleggiano rispettivamente la forza e la gloria dell’eroe, sono adagiati sul sepolcro.
Fra le maglie della cancellata di ferro battuto, ai lati della porta, emergono due medaglioni recanti le data di nascita e di morte dell’aviatore lughese. L’inferriata è decorata inoltre con foglie di quercia, presentando sul bordo superiore la stella d’Italia e diverse ali.

La tomba di famiglia si trova nel cimitero di Lugo.

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Il Museo Baracca rappresenta il punto di partenza di un itinerario cittadino che comprende il Monumento, progettato e ultimato nel 1936 dallo scultore faentino Domenico Rambelli, giudicato una delle massime espressioni della scultura italiana del Novecento, e la Sala Baracca nella Rocca Estense, prima sede museale, decorata dagli affreschi realizzati dal pittore Lucio Benini e dagli arredi lignei di Antonio Turri, entrambi artisti lughesi. Nel cimitero comunale è inoltre possibile visitare la Cappella sepolcrale della famiglia Baracca, al cui interno si può ammirare il maestoso sarcofago bronzeo che racchiude le spoglie dell’Asso. La nicchia absidale, ideata dall’artista Roberto Sella, presenta una decorazione musiva che si rifà al Liberty e all’Art Decò.


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