La Collezione Baldini
La collezione, nata per iniziativa del fante Enrico Baldini (1898-1977), mutilato e decorato della Grande Guerra, e poi continuata dal nipote Eraldo Baldini che vi ha dedicato decenni di ricerca e acquisizioni nei mercati internazionali, consta di 2.905 cartoline italiane di propaganda della Prima guerra mondiale pubblicate dal periodo della neutralità all’immediato dopoguerra, tutte in ottimo stato, in parte nuove e in parte viaggiate.
Acquisita nel 2011 con l’aiuto dell’Istituto regionale per i Beni Culturali la Collezione Baldini rappresenta oggi un prezioso filtro interpretativo per comprendere il discorso pubblico degli apparati governativi e degli Stati Maggiori dell’Esercito impegnati inizialmente a creare consenso nei confronti della partecipazione al conflitto e dell’arruolamento di massa; poi a sostenere gli sforzi richiesti al Paese con la militarizzazione di tutte le risorse umane, intellettuali ed economiche. Furono queste immagini infatti a veicolare inizialmente l’idea della concordia nazionale che inquadrava i giovani in schiere disciplinate e a creare successivamente nuovi miti come quelli della vittoria a portata di mano, della guerra bianca in montagna o delle crocerossine.
Si trattò della più grande campagna di propaganda patriottica vissuta dalla nostra nazione all’inizio del XX secolo, affidata ad una enorme quantità di messaggi iconografici, esortativi e rassicuranti, che invasero gli spazi pubblici e privati di tutte le classi sociali. Queste cartoline furono prodotte in quantità industriale dallo Stato, da enti patriottici, da comitati favorevoli all’intervento in guerra e da aziende private.
Venivano poi offerte gratuitamente ai soldati di leva, che potevano così comunicare gratuitamente con le proprie famiglie, oppure erano distribuite come gadget in occasione festive su tutte le piazze italiane. In un paese per metà ancora analfabeta l’immagine disegnata sulla cartolina, efficace e immediata, supportava gran parte dei messaggi che lo Stato Maggiore intendeva diffondere. A sostenere questa grande campagna d’opinione furono impegnati nomi noti del giornalismo, intellettuali, grafici e artisti.
Parti monografiche della raccolta sono dedicate ai più prestigiosi illustratori dell’epoca: Bertiglia, Brunelleschi, Codognato, Golia (Enrico Colmo), Mastroianni, Rizzi, Mauzan, Mazzoni, Mussino, Rubino, Sacchetti, Zandrino, Cascella, Raemaekers (ed. italiana), mentre nelle sezioni per argomenti compaiono cartoline illustrate da Busi, Nanni, Bologna, Rota, Montedoro, Meschini, ecc.
Ciò che dà un valore aggiunto alla collezione, che è una delle più vaste presenti in Italia, è il fatto di contenere le serie quasi sempre complete delle emissioni. Si tratta di un materiale vasto, raro e prezioso che può essere usato per mostre tematiche e per studio.
Sandro Botticelli
He belonged to the Florentine School under the patronage of Lorenzo de' Medici, a movement that Giorgio Vasari would characterize less than a hundred years later in his Vita of Botticelli as a "golden age".
Botticelli’s posthumous reputation suffered until the late 19th century; since then, his work has been seen to represent the linear grace of Early Renaissance painting.
As well as the small number of mythological subjects which are his best-known works today, he painted a wide range of religious subjects and also some portraits. He and his workshop were especially known for their Madonna and Childs, many in the round tondo shape.
Botticelli’s best-known works are The Birth of Venus and Primavera, both in the Uffizi in Florence. He lived all his life in the same neighbourhood of Florence.
Only one of his paintings is dated, though others can be dated from other records with varying degrees of certainty, and the development of his style traced with confidence. He was an independent master for all the 1470s, growing in mastery and reputation, and the 1480s were his most successful decade, when all his large mythological paintings and many of his best Madonnas were done.
The Exhibition
This long-term exhibition gives us an opportunity to discover the world of Sandro Botticelli's paintings in different periods of his life.
The exhibition presents:
- Most of the first editions of Sandro’s works
- Letters, diaries, sketches and drawings displayed for the first time
- 3-D installations
- 5 audiovisual pieces and a soundtrack created exclusively for the exhibition
Collection
Video
Gallery
Faq
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